Scarabelli alle Arti Visive
Un altro interessante giovane scultore alle Arti Visive: il modenese Davide Scarabelli di Ghermandi, Scarabelli ha ereditato dal proprio maestro il gusto del racconto. Racconti allusivi tra ambiguità e ironia che spesso prendono spunto da oggetti trovati, rottami, pezzi meccanici di scarto. Una oggettualità esuberante ma non barocca né organica (lo Scarabelli, specialmente nelle ultime opere, sembra essersi liberato da qualsiasi residuo informale) grazie ad un vigile controllo analitico di ogni brano di immagine. Cosicché questo metodo (ampiamente collaudato dai dadaisti, surrealisti, informali e pop) spesso pericolosamente letterario, è qui trasformato in un linguaggio sicuro e personale, dove le contaminazioni assurgono ad un valore prevalentemente plastico. In altri termini in Scarabelli la componente simbolica delle immagini non altera la parallela e indipendente componente formale e costruttiva, Scarabelli, come ben osserva Lambertini, acuto presentatore di questa mostra e autore di una piccola ma densa monografia sull’artista, è infatti innanzitutto scultore, “sente la forma”, la costruzione delle immagini, la struttura nello spazio e lo spazio che diviene forma”.
Lorenza Trucchi |